Caltagirone majolica. Anthropomorphic lamp.
Maiolica di Caltagirone. Lumiera antropomorfa.
Caltagirone, fine XVIII –Inizio XIX secolo
Maiolica policroma. Altezza 310 mm. Larghezza 150 mm. Ottimo stato di conservazione.
Rarissima lucerna a olio, detta ‘lumiera’. Ceramica in vivace policromia raffigurante una giovane donna in costume che tiene un’anfora appoggiata al fianco destro. A partire dal XVI secolo in Sicilia orientale cominciarono a essere prodotte le lucerne antropomorfe in ceramica. L’idea della figurina-lumiera nacque dall’interesse dei ceramisti a studiare come impreziosire e far entrare negli ambienti signorili la ceramica, ritenuta materiale povero. La decorazione plastica attraverso eleganti figurine muliebri fu valido veicolo per il passaggio delle lumiere in ceramica dalle classi povere a quelle nobili. Nel Settecento le lumiere subiscono una notevole modifica, scompare il pesante e capiente serbatoio che conteneva l’olio e viene usata per contenere l’olio solo una piccola vaschetta ricavata nella testina della lumiera. La lumiera vuota e senza fondo, ha alla base un bordo rialzato per l’eventuale raccolta d’olio colato dall’alto.
Nel Settecento, grazie alla lavorazione dei maiolicari calatini, le lumiere assumono nuove forme. Si ebbero così dame riccamente agghindate, gentiluomini, monaci, preti, briganti, personaggi storici e altri personaggi tratti dal quotidiano, come questa magnifica popolana con anfora.
La ricca policromia usata consentì a questi soggetti d’entrare nelle case nobiliari e nei salotti, sostituendo pienamente le lumiere metalliche che, al confronto, si presentavano cromaticamente monotone e poco decorate.