LORRAIN. Mercury and Argo.
Claude LORRAIN
1600-1682
Mercury and Argo.
1662
Acquaforte e puntasecca; 213x152 mm. In basso a sx: “Claudio Gillee inven. In Roma 1662 con licenza de superiori.” Stato II/III. Incollata agli angoli su cartoncino. Bell’esemplare.
Superba incisione la cui scena è presa dalle Metamorfosi di Ovidio, più precisamente dalla Storia di Io e Argo. La storia narra che Giove, innamoratosi della ninfa Io, la rapì e la trasformò in una scintillante giovenca capace di coprire le sue tracce. Ma la gelosa moglie di Giove, Giunone, prese possesso della giovenca e la affidò ad Argo Cento Occhi. Egli grazie ai suoi cento occhi, riusciva a non dormire mai, chiudendone, per riposare, solo due per volta. Zeus, dispiaciutosi per Io, incaricò il dio Mercurio di liberarla. Quest'ultimo, camuffatosi da pastore, si avvicinò ad Argo suonando una melodia. Il gigante, affascinato dal suono, invitò Mercurio a sedersi con sé. La melodia del dio riuscì a far chiudere tutti i cento occhi di Argo, così Mercurio uccise Argo addormentato tagliandogli la testa con la spada e liberando Io.
Nella incisione, i due personaggi acquisiscono rilievo grazie all’imponente tempio colonnato che si staglia alle loro spalle, mentre in lontananza si apre un vasto paesaggio con case, viaggiatori, un lago e lontane montagne.
Mannocci 42; Mannocci 1991, pp. 90-91; Rand 2006-7, pp. 161-64.