PIRANESI. Veduta del Porto di Ripa Grande.
Giambattista PIRANESI
1720-1778
Veduta del Porto di Ripa Grande.
Roma, 1753
Acquaforte, bulino e puntasecca; mm. 406x618. Ampi margini. Prova di stampa, prima dell’indirizzo ‘Bouchard e Gravier’. Impressa su carta forte vergata con traccia di filigrana non identificata. Al piede, legenda dei luoghi rappresentati, al centro il Titolo; in basso a dx: ‘Piranesi Architetto fec.’ Ottimo stato di conservazione.
Rarissima prova di stampa, sconosciuta a Hind. Il raro primo stato di questa bellissima veduta reca l’indirizzo in basso a destra degli editori: "Si vendono in Roma dai SS.ri Bouchard e Gravier mercanti librai al Corso presso S. Marcello". Nel secondo stato, il Piranesi diventa editore di sè stesso, cancellando l'indirizzo di Bouchard e Gravier e aggiungendo il proprio. La sostanziale differenza tra i primi due stati e i successivi quattro, sta nel fatto che il barcone carico di legna al centro del Tevere, viene cancellato completamente dal terzo stato in poi. Hind, per il Primo Stato: “I. Address: Bouchard e Gravier. With barge in centre of canal loaded high with timber, and with its mast crossing the building numered I.”
La tavola fu poi inserita nella prestigiosa raccolta delle ‘Vedute di Roma’. L’opera consiste in 135 lastre prodotte individualmente dal Piranesi per almeno 30 anni, da circa il 1745, fino alla data della sua morte. Dapprima furono furono edite dall’editore Giovanni Bouchard (34 lastre), successivamente dallo stesso Piranesi editore a Palazzo Tomati in Roma (scritta che appare su molte tavole). Alla morte dell’autore le lastre furono ereditate dal figlio Francesco, che ne curò la pubblicazione prima nella capitale, poi a Parigi. Le lastre furono in seguito acquisite dalla Calcografia Camerale, oggi Calcografia Nazionale, dove sono tuttora conservate. I diversi stati delle tavole, sulle quali lo stesso Piranesi intervenne nel corso della sua vita, sono stati identificati da Hind.