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Orthodox breviary in archaic Cyrillic type. Breviario o Libro d’ore [HOROLOGION].

EUR 800,00
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Stima

Descrizione

Orthodox breviary in archaic Cyrillic type. Breviario o Libro d’ore [HOROLOGION].
 
Breviario o Libro d’ore detto anche HOROLOGION.
Venezia, prima metà XVI secolo

4to piccolo. 173x124 mm. Legatura coeva in piena pelle impressa a secco su assi di legno, decoro con piccoli ferri a motivi ornamentali. Carte 469 non numerate. Testo in alfabeto cirillico arcaico. Opera ornata con Testatine e Finalini xilografici e figurata con xilografie e acqueforti: 5 incisioni in rame a piena pagina, 12 incisioni in rame di piccolo formato; 5 incisioni su legno a piena pagina, 6 incisioni su legno di piccolo formato. Rifilato soprattutto nel margine superiore, restauri, difetti e mancanze.

Rarissimo breviario ortodosso scritto in cirillico arcaico stampato a Venezia nel XVI secolo. L’opera è riccamente figurata con incisioni in xilografia e ad acquaforte, di cui 10 a piena pagina. Pochissimi esemplari di libri slavi stampati a Venezia sono pervenuti al giorno d’oggi, essendo stati oggetto dei roghi della censura. Segnaliamo la notevole incisione in rame a piena pagina al verso della carta 294 con la raffigurazione dei simboli zodiacali e al centro un emblema che ricorda quello massonico, cosa che contraddice la tradizione ortodossa ed è estremamente rara. Notiamo inoltre la qualità delle incisioni in rame che possono essere attribuite a un maestro di scuola veneziana dell’epoca. 
L’alfabeto cirillico arcaico fu un sistema di scrittura sviluppato nel X secolo durante il Primo impero bulgaro al fine di mettere per iscritto la lingua liturgica usata dalla chiesa ortodossa, l’antico Slavo ecclesiastico.
Avendo adottato il Cristianesimo come religione di stato nell’864, il principe Boris I commissionò la creazione di un nuovo alfabeto. Clemente di Ocrida prima e Costantino di Preslav poi, svilupparono il nuovo alfabeto e quest’ultimo lo denominò in onore del suo maestro, San Cirillo, che in precedenza, insieme a suo fratello Metodio, anch’egli santo, aveva probabilmente sviluppato l’alfabeto glagolitico, un alfabeto slavo arcaico redatto durante il periodo di permanenza alla corte morava del principe Rostislav (863-866), che avrebbe influenzato l’alfabeto cirillico delle origini, soprattutto attraverso l’opera di Simeone I (886). Il nuovo alfabeto mostra influenze dall’alfabeto greco, latino ed ebraico.
Il libro presenta la sua legatura originale su assicelle rivestite da pelle bruna con impressioni a secco ai piatti, tipicamente veneziana, molto simile alle rilegature ‘Aldine’, utilizzate per rilegare i volumi usciti dai torchi di Aldo Manuzio. Chiusura tramite fermagli con legacci in pelle di cui ne rimane integro uno.
Vari difetti di conservazione e mancanze, ampiamente compensati dalla sua grande rarità. Difatti le poche copie presenti in biblioteche pubbliche presentano mutilazioni e difetti ben peggiori di questo esemplare.

Condition Report

Small 4to. 173x124 mm. Contemporary full leather binding with blind tooling on wood boards, ornamental decorations with small tools. 469 not numbered leaves. Text in archaic Cyrillic alphabet. Work adorned with woodcut headpieces and tailpieces and illustrated with woodcuts and etchings: 5 full-page copperplates, 12 small-size copperplates; 5 full-page woodcuts, 6 small-size woodcuts. Trimmed mainly in the upper margin, restorations, defects and missing.

A very rare Orthodox breviary written in archaic Cyrillic type printed in Venice in the 16th century. The work is richly illustrated with woodcut and etching engravings, 10 of which are full-page. Very few specimens of Slavic books printed in Venice have survived to the present day, having been subject to censorship burnings. We would like to point out the remarkable full-page copper engraving on the verso of paper 294 with a depiction of the zodiacal symbols and, in the centre, an emblem reminiscent of the Masonic emblem, which contradicts orthodox tradition and is extremely rare. We also note the quality of the copperplate engravings that can be attributed to a master of the Venetian school of the time. 
The Archaic Cyrillic alphabet was a writing system developed in the 10th century during the First Bulgarian Empire in order to put in writing the liturgical language used by the Orthodox Church, Old Church Slavonic.
Having adopted Christianity as the state religion in 864, Prince Boris I commissioned the creation of a new alphabet. Clement of Ocrida first and Constantine of Preslav later developed the new alphabet, and the latter named it in honour of his teacher, St Cyril, who had earlier, together with his brother Methodius, also a saint, probably developed the Glagolitic alphabet, an archaic Slavic alphabet written during Prince Rostislav's tenure at the Moravian court (863-866), which would influence the early Cyrillic alphabet, especially through the work of Simeon I (886). The new alphabet shows influences from the Greek, Latin and Hebrew alphabets.
The book has its original binding on wood boards with brown leather with blind tooling on the covers, typically Venetian, very similar to the ‘Aldine’ bindings used to bind the volumes printed by Aldo Manuzio's presses. Closure by clip of leather clasps, of which one remains intact.
Several defects and missing, amply compensated for by its great rarity. In fact, the few copies in public libraries have far worse mutilations and defects than this specimen.
mar 11 Febbraio 2025
Via dei Soncin, 28 35122 Padova
ESIBIZIONE: 6-8 Febbraio 2024 solo su appuntamento.