VASARI. Le vite de' più eccellenti pittori, scultori et architetti.
1647
VASARI, Giorgio. Le vite de' più eccellenti pittori, scultori et architetti [...]. In questa nuova edizione diligentemente riviste, ricorrette, accresciute d'alcuni ritratti, et arricchite di postille nel margine
Bologna, Heredi di Evangelista Dozza, 1647
3 volumi in 4to; 220x160 mm. Legatura del XIX secolo in mezza pelle, piatti in carta marmorizzata, dorsi lisci in pecora verde con titoli e fregi in oro, tagli marmorizzati. Pagine [20 inclusa Antiporta], 76, 432, la pagina 357 parzialmente stampata; [2], 2, 3-543, 1 bianca; [44], 407, [132], 1 bianca. Colophon a carta 3E4v. Antiporta allegorica incisa in rame al primo volume, 149 ritratti in medaglioni impressi in xilografia nel testo, entro cornici architettoniche, 6 medaglioni vuoti. Iniziali ornate e abitate, marca tipografica alla fine dei volumi 2 e 3. Antiporta rifilata sui margini superiore ed esterno, internamente occasionale foxing sui margini, traccia di tarlo sul margine inferiore del volume I, con restauri alle pagine 159 e 164, in complesso buon esemplare.
Rara edizione figurata, rivista, corretta ed accresciuta. Per questa edizione il curatore Carlo Monalessi acquistò le xilografie originali utilizzate per la prima edizione figurata Giuntina del 1568 e fece aggiungere diversi nuovi ritratti. I ritratti furono disegnati dallo stesso Vasari e incisi da Coriolano, mentre lo splendido frontespizio allegorico, al primo volume, fu disegnato da Giovanni Angelo Canini e inciso in rame da Bloemaert. Rubin: “Vasari organized the lives in his book into three parts, or ages, roughly corresponding to the fourteenth, fifteenth, and sixteenth centuries, each defined by their distinctive character. He dated the initial stages of the rebirth or recovery of the lost attainments of antiquity to around 1240, when Giovanni Cimabue was born to kindle 'the first lights of painting'…. "[Vasari's] sources in both writing and painting were absorbed and transformed into new expressive forms, whether on palace walls or in artists' lives. Both were meant to charm and please, to be varied and lifelike. They were true to nature but not idealized. Both were modern. The book was more original. Nothing like it had existed before. Literary friends could offer suggestions, but no plan or scheme or program. The 'Lives' are Vasari's own, and probably greatest invention”.
Graesse VI 264; Brunet V 1096; Cicognara 2391; Choix 15790; Schlosser 251; Patricia Lee Rubin, Maurice Rubin, Giorgio Vasari: Art and History, Yale University Press, 1995.