ALBRIZZI - MOSES. The works of Antonio Canova.
1824
ALBRIZZI, Isabella – MOSES, Henry. The works of Antonio Canova.
London, Septimus Prowett, 1824
2 volumi in 4to; 278x185 mm. Legatura in mezza pelle e cartonato marmorizzato. Vol. I: Pp. [10], Antiporta raffigurante Canova, protetta da velina, ad opera di W. H. Worthington da F. X. Fabre e 53 tavole. 82 pagine di testo a commento delle tavole; Vol. II: 29 tavole singole e 17 tavole doppie. 93 pagine di testo a commento delle tavole. Tutte le 100 tavole protette da velina. Ex-Libris incollati ai contropiatti dei due volumi. Foxing e macchia d’umidità nella parte finale del primo volume.
Importante opera di storia dell’arte illustrato da 100 tavole. Il progetto fu iniziato subito dopo la morte del grande scultore neoclassico, avvenuta nell'ottobre del 1822.
Isabella Teotochi Albrizzi (1760-1836) fu una brillante salottiera veneziana e un'amica intima di Canova. Le sue Opere di scultura e di plastica di Antonio Canova, da cui sono tradotte le descrizioni in questi volumi, furono pubblicate per la prima volta nel 1809. Byron, in una lettera del 1816 all'amico Thomas Moore, la descrisse come una donna “molto colta, non affettata e di buon carattere (...) Ha scritto molto bene sulle opere di Canova”.
Henry Moses (1781/2-1870), fu un incisore che Thomas Dodd, nel suo catalogo biografico degli incisori inglesi, lo descrisse come un "artista eminente che si distingue per la pulizia e la purezza dei contorni" che raggiunse "la massima competenza nel dipartimento decorativo e ornamentale delle arti" (Dodd, in ODNB). Le sue lucide incisioni neoclassiche, sono perfette per raffigurare le opere del Canova.
Questi volumi forniscono inoltre una prima testimonianza del trasferimento di diverse opere di Canova in Inghilterra come bottino delle guerre napoleoniche, in particolare la colossale statua di Napoleone stesso, qui registrata come "ora in possesso del Duca di Wellington".
La memoria biografica del Canova è ad opera del Conte Cicognara.