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Kabbalah. KHUNRATH. Amphitheatrum sapientiae aeternae, solius verae, christiano-kabalisticum, divino-magicum...

1609
EUR 8.000,00
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EUR 10.000,00 / 12.000,00
Estimate

Description

Kabbalah. KHUNRATH. Amphitheatrum sapientiae aeternae, solius verae, christiano-kabalisticum, divino-magicum...
1609

 
KHUNRATH, Heinrich. Amphitheatrum sapientiae aeternae, solius verae, christiano-kabalisticum, divino-magicum... 
Hanau, Guillaume Antonius, 1609
 
Folio. 300x198 mm. Legatura più tarda in piena pelle bruna, titoli e fregi in oro sul dorso, tagli macchiettati. 12 Tavole incise in rame, comprendenti: Antiporta con Ritratto dell’Autore, Frontespizio figurato con data 1602, 5 tavole su doppia pagina, 4 tavole ripiegate con illustrazione circolare, una tavola raffigurante il sigillo cabalistico con gufo. Pagine 60, 222, [2], 2 tavole a stampa fuori testo su doppia pagina fuori testo, dopo le pagine 8 e 152. È aggiunto foglio con disegno antico su carta settecentesca che riproduce perfettamente il gufo cabalistico, a penna con inchiostro bruno. Difetti alla legatura, tracce d’uso e usuali bruniture per la qualità della carta, in complesso buon esemplare. 
 
Rarissima prima edizione completamente figurata. Duveen: “one of the most important books in the whole literature of theosophical alchemy and the occult sciences.” L’opera mescola magia, filosofia naturale e cristianesimo. Khunrath sviluppa una magia naturale cristianizzata, cercando di trovare la prima materia segreta che avrebbe condotto l'uomo alla saggezza eterna; sostiene inoltre che l'esperienza e l'osservazione fossero essenziali per la ricerca alchemica pratica, così come un filosofo naturale. Forshaw: “It is a theosophical commentary on selected verses from the Solomonic texts of the Bible in which Khunrath seeks to propound his "way of correctly philosophising" by a "mystical Ladder of Seven Orthodox Grades.”
L'Amphitheatrum Sapientiae Aeternae (Anfiteatro dell'Eterna Saggezza), tratta degli aspetti mistici dell’alchimia, e contiene l'importante incisione circolare intitolata che raffigura il "Laboratorio dell'Alchimista". Il Ritratto dell'Autore in antiporta è di Jan Diricks van Campen; le altre carte di tavole sono incise da Peter van der Doort e François Vandrisse (Frans Van Dries). Questo esemplare contiene anche le due tavole a stampa fuori testo, ‘Amphitheatri aeternae’ e ‘primordialiter constituunt mundum’, spesso mancanti, secondo quanto nota Guaita. 
Caillet afferma che è raro trovare l'opera completa di tutte le tavole, in particolare quella di Khunrath raffigura i suoi nemici, rappresentati come insetti infernali o umani con teste di uccelli e animali: “cette planche étonnante... manque dans presque tous les exemplaires”.
Il libro fu pubblicato per la prima volta ad Amburgo nel 1595, con solo quattro elaborate tavole circolari. L’opera è curata da Erasmus Wolfart, il cui nome figura nella prefazione.
Brunet III, 658; Ferguson I, 463; Wellcome I, 3560; Caillet 5747, Duveen, page 319 (original edition); VD17 3:671762Q (this edition).
Cfr. “The Alchemy of the Amphitheatrum”, by Peter Forshaw.
tue 11 February 2025
Via dei Soncin, 28 35122 Padova
EXHIBITION: 6-8 February 2024 on appointment only.