Popes' Biographies. PLATINA. Historia de Vitis pontificum.
1504
PLATINA, Bartolomeo. Historia de Vitis pontificum periucunda diligenter recognita, & nunc tantum integre impressa … dialogus de falso & uero bono …
[Colophon]: Venezia, Filippo Pinzi, 1504
2 parti in 1 volume in-folio. 298x200 mm. Legatura in pergamena, tagli rossi. Carte CXLVI, [53], 1 bianca (ultima carta). Segnatura: a-r8 s10 A-F8 G6. Colophon a c. CXLVIr: “Venetiis a Philippo pincio Mantuano, 1504 die XXII Augusti”. Grande illustrazione xilografica al Frontespizio, numerose iniziali xilografiche su fondo nero o criblé. Qualche nota di antico possessore al frontespizio e all’ultima carta datata 1646, restauro al Frontespizio, per il resto bell’esemplare, con brillante inchiostratura.
Importante e rara edizione delle vite dei Pontefici, con l’aggiunta di cinque opere qui per la prima volta pubblicate. In questa edizione è inoltre presentata la papessa Giovanna, chiamata per la prima volta Ioannes VIII, a carta lvii. Brunet: «[...] la première qui contienne les opuscules de Platine, et où l'on donne à la papesse Jeanne le nom de Jean VIII». La grande xilografia sul frontespizio raffigura Platina che scrive a un tavolo di fronte a otto papi, tra cui San Pietro e Papa Sisto IV, a cui Platina aveva presentato il suo libro nel 1475. Essling: “Cette gravure mérite d’être classée parmi les plus intéressantes… Elle se ressent de l’école du Poliphile”.
Le cinque opere di Platina qui stampate per la prima volta sono "Dialogus de falso & vero bono", un trattato di filosofia morale in tre libri, scritto tra il 1468 e il 1469 mentre era imprigionato a Castel Sant'Angelo con Taccuse tra cui sodomia, paganesimo, cospirazione ed eresia, successivamente dedicato a Sisto IV; "De vera nobilitate", scritto poco dopo la nomina di Platina (1475) a bibliotecario del Vaticano e dedicato a Giovanni Orsini; "De optimo cive", sostenendo che la vita contemplativa è inferiore alla vita attiva (in quanto quest'ultima è più utile per il bene comune), scritto nel 1474 e dedicato a Lorenzo de' Medici; "Panegyricus Bessarioni", un omaggio al cardinale Bessarione, presentato in dono all'inizio del 1471; e "De pace Italiae confirmanda & bello Thurcis indicendo", scritto nel 1468 e indirizzato a Pio II. L’edizione contiene anche il ‘Dialogus contra amores’, una critica misogina delle donne che ebbe un’influenza significativa sugli scrittori successivi.
Bartolomeo Platina (1421-1481) umanista e storico, detto il Sacchi, “si dedicò alle scienze solo dopo la carriera militare, divenne protetto del cardinale Bessarione a Roma, ma fu sospettato di cospirazione contro papa Paolo II e fu incarcerato. Riabilitato sotto papa Sisto IV, fu bibliotecario della Biblioteca Vaticana dal 1475."
Essling 1429; Adams P 1412; Sander 5743. EDIT 16 34871.