Herbarium. Incipit tractatus de virtutibus herbarum.

Incipit tractatus de virtutibus herbarum. 

Venezia, Cristoforo Pensi per Lucantonio Giunta, 1502

4to. 200 x 125mm. Legatura in pergamena, titolo manoscritto al dorso, tagli marmorizzati. Carte [4], CL, [18], ultima bianca. Frontespizio in rosso con marca tipografia di Giunta. Colophon in fine “Impressum Venetiis per christophorum de pensis Anno … M.CCCCCII, Iulius die uero iiii.” Una Iniziale xilografica figurata di 7 righe, numerose iniziali più piccole nelle carte non numerate finali, 150 illustrazioni xilografiche a mezza pagina numerate nel testo. Carattere Romano. Annotazioni antiche al frontespizio e numerose iscrizioni antiche nel testo. Al verso del Frontespizio nota di possesso coeva ‘Ludovici Zerbini’. Qualche piccolo restauro sul margine delle prime carte, strappo riparato su una carta, tracce d’uso, bell’esemplare. 

Rara terza edizione italiana, figurata. Importantissimo erbario latino che presenta di ogni erba trattata la corrispondente figura, ne indica le singole virtù e per quali malattie sono da impiegare come rimedi di cura. La seconda parte dell’opera, non illustrata, tratta la classica materia medica, le spezie, i frutti, i minerali e i prodotti animali che, come nota Anderson "erano comunemente disponibili nei negozi degli speziali e dei mercanti di spezie". Le splendide xilografie, realizzate utilizzando le stesse matrici della stampa vicentina del 1491, illustrano 150 specie vegetali provenienti dall'area germanica, ciascuna accompagnata da indicazioni pratiche sul loro impiego in medicina. Arber: “These drawings are more ambitious than those in the original German, and, on the whole, they are more naturalistic. A delightful example, almost Japanese in style, shows an iris at the edge of a stream, from which a graceful bird is drinking. In another picture the fern called ‘capillus veneris’, which is perhaps intended for the maidenhair, is represented hanging from rocks over water.” Questa edizione attribuisce erroneamente l'opera ad Arnaldus de Villanova, che ha avuto origine da un errore di stampa nell'edizione veneziana del 1499 di Simon Bevilacqua. 

Essling, 1190; Nissen, BBI, 2308; Sander, 613; BMC, V, 524; Mortimer, 228; Frank J. Anderson, An illustrated history of the herbals, New York, 1977, p. 86; A. Arber, "Herbals, Their Origin and Evolution: A Chapter in the History of Botany, 1470-1670"). Cfr. Pritzel, Thesaurus literaturae botanicae, n. 10756.