OVIDIUS. Heroides, collatis quampluribus tam vetereibus quam recentioribus codicibus.
1543
OVIDIUS, Publius Naso. Heroides, collatis quampluribus tam vetereibus quam recentioribus codicibus, quam emendatissimae. Commentatores autem sunt …
Venezia, Giovanni Padovano, 1543
Folio. 300x204 mm. Legatura moderna piena pelle marrone. Carte [4], CXIII, 1 bianca. Segn.: +4 A-B8 C-I6 K8 L-S6. Colophon in fine “Venetiis per Ioannem Patauinum, 1543 die XXVIII mensis Maii regnante inclito principe Petro Lando”. Carattere tondo, dimensioni diverse per testo e commento. Frontespizio in rosso e nero in cornice ornata, Iniziali ornate e figurate, vignette figurate nel testo, tutto impresso in xilografia. Note manoscritte di appartenenza nel primo foglio di guardia. Tracce d’uso e arrossature, rinforzo al margine interno del Frontespizio e dell’ultima carta, buchetto di tarlo nelle ultime due carte, gora nella parte inferiore di in diverse pagine.
Rara edizione figurata veneziana. Grandi vignette incise in legno illustrano la scena principale di ogni lettera. Edizione stabilita su diversi codici “sia antichi che moderni”. Le Heroides, composte da Ovidio tra il 25 ed il 16 a.C., inaugurarono un nuovo genere letterario, quello della raccolta di lettere d’amore poetiche. Si tratta infatti di un insieme di ventuno lettere d’amore immaginarie che famose eroine della storia o della mitologia (Penelope, Medea, Arianna, Didone, Saffo) avrebbero indirizzato ai loro innamorati. In questa edizione il testo č commentato da importanti umanisti dell’epoca: Nicolaus Scoelsius, Josse Bade, Ubertino da Crescentino, Domizio Calderini, Cristoforo Zarotti, Antonio Volsco, Angelo Poliziano, Aulo Giano Parrasio, Giorgio Merula, Giovanni Battista Egnazio.
CNCE 27850.