KIRCHER. Prodromus coptus siue Aegyptiacus.
1636
KIRCHER, Athanasius. Prodromus coptus siue Aegyptiacus. Ad eminentissimum! principem S.R.E. cardinalem Franciscum Barberinum.
Roma, Typis S. Congr. de propag. Fide, 1636
In 4to, 240 x 160 mm. Magnifica legatura coeva alle armi del Cardinal Magalotti, piena pergamena, ai piatti doppia cornice lineare con pennacchi agli angoli e al centro lo stemma con il motto ‘Libertas’, dorso con titolo, filetti e stelle, tutto in oro. Pagine 24, 340, 2. Frontespizio con stemma del dedicatario, il cardinale Barberini, diverse figure in legno nel testo. Carattere italico, romano, copto, ebraico, siriaco e cinese. Qualche arrossatura e alcune bruniture, piccole tracce d’uso, in complesso bell’esemplare nella sua preziosa legatura originale alle armi.
Prima edizione della prima grammatica copta stampata, dedicata al Cardinal Barberini. Studio pionieristico sulla relazione tra copto e antico egiziano. Il volume comprende numerosi brani stampati in caratteri copti, ma anche ebraici, siriaci e cinesi ed è illustrato con figure incise su legno nel testo. Kircher indica il legame tra i geroglifici copti e quelli egiziani, e la sua intuizione contribuì a ispirare la decifrazione della Stele di Rosetta da parte di Jean-François Champollion. Kircher aveva ricevuto diversi manoscritti copti dal suo amico Nicolas Claude Fabri de Peiresc, e in seguito acquisì un vocabolario arabo-copto portato dall'Egitto da Pietro della Valle. Merrill: “On the basis of these, and with Peiresc’s encouragement, Kircher compiled the Prodromus. As the title reveals, it was to be a precursor of a later work on the Egyptian language, perhaps the Lingua aegyptiaca restituta … Because 'things Egyptian' were the rage in seventeenth-century Europe, the Prodromus attained immediate popularity and firmly established Kircher's reputation as a scholar”
Esemplare di prestigiosa provenienza: il cardinale Lorenzo Magalotti il cui stemma orna la legatura è legato a papa Urbano VIII, Maffeo Barberini, perché suo fratello Carlo Barberini aveva sposato la devotissima sorella di Lorenzo, Costanza. Magalotti faceva quindi parte della famiglia Barberini, alla quale il libro è dedicato. La scritta ‘LIBERTAS’ sul capo è una pratica molto rara nell'araldica ecclesiastica, i cui motti sono generalmente posti più in basso, su un listello e sotto lo stemma. Questa eccezione deriva dalla partecipazione della famiglia Magalotti alla resistenza di Firenze contro papa Gregorio XI, nel 1535-1536. In seguito a questo impegno lo stemma Magalotti si arricchì del motto ‘Libertas’. Lo stemma della legatura è quindi legato alla famiglia protettrice di Kircher, i Barberini.