Astronomy. BRAHE. Opera Omnia, sive Astronomiae Instauratae Progymnasmata in duas partes distributa.
1648
BRAHE, Tycho. Opera Omnia, sive Astronomiae Instauratae Progymnasmata in duas partes distributa, quorum Prima De Restitutiones Motuum Solis & Lunae, Stellarumq; inerrantium tractat. Secunda autem De Mundi Aetherei Recentioribus Phaenomensis agit.
Frankfurt, Johann Gottfried Schönwetter, 1648
2 parti in un volume in-4to. 235x200 mm. Legatura coeva piena pergamena rigida, titolo manoscritto sul dorso, unghie. Pagine 470, compreso primo Frontespizio, [7], 1 bianca; Frontespizio, 2 carte non numerate con la Dedica, pagine 3-217, [1, Colophon e Marca tipografica]. Impresa tipografica sui due titoli e alla fine del volume, Iniziali e Fregi xilografici, centinaia di diagrammi e figure nel testo, 9 delle quali sono a piena pagina e raffigurano strumenti astronomici. Firma manoscritta di antico possessore sul foglio di guardia prima del Frontespizio. Lievi tracce d’uso e usuale diffuso foxing, in complesso buon esemplare.
Prima edizione collettiva delle due opere principali del grande astronomo danese. La prima parte contiene l’Astronomiae instauratae progymasmata, pubblicata postuma da Keplero nel 1602, la seconda parte il De Mundi Aetherei recentioribus Phaenomenis, apparso ad Uraniburg nel 1588. Nella prima opera sono pubblicate le osservazioni astronomiche effettuate durante il percorso della Cometa del 1572: oltre alle diverse teorie sui movimenti del Sole e della Luna compare qui un catalogo delle posizioni di 777 stelle fisse. Nella seconda, le osservazioni effettuate in relazione alla Cometa del 1577, sempre dall’Osservatorio di Uraniburg sull’isola di Hven, con la descrizione della strumentazione da lui stesso perfezionata. Quest’ultima opera mise in subbuglio il mondo scientifico dell’epoca: nel nuovo universo i pianeti e le comete giravano attorno al sole; la luna, il sole con il suo corteo di pianeti ed eventuali comete, ruotavano attorno alla terra unitamente alla sfera delle stelle fisse. Zeitlinger: “Containing observations on the Comet of 1577, the right ascension and declination of 160 stars, and lunar and solar theories, but above all noteworthy for explaining the peculiar planetary system invented by the author, which for some time found many followers, and among them sir Frances Bacon. It also includes a reprint of the author’s De Nova Stella”. Norman: “The first is a scholarly work on the 1572 supernova in Cassiopeia, containing Tycho's observations of the supernova, revisions of the theories of solar and lunar motion, and a catalogue of the positions of 777 fixed stars. The second work records Tycho's observations of the great comet of 1577, and includes a description of his geoheliocentric theory of the universe. Tycho's observations of the supernova and comet led him to abandon the Ptolemaic concept of heavenly spheres and to deny the Aristotelian hypothesis that nothing new could be born in the heavens”.
In questa copia, la dedica all'arcivescovo di Magonza Giovanni Filippo, spesso mancante, è rilegata dopo il secondo Frontespizio. Nelle ultime pagine della seconda opera la raffigurazione di due telescopi impiegati da Brahe nelle sue osservazioni.