Dance and Music. NEGRI. Nuove inventioni di balli.
1604
NEGRI, Cesare. Nuove inventioni di balli.
Milano, Bordone, 1604
Folio, mm. 326x225. Legatura in piena pelle bruna con decorazioni in oro impresse ai piatti e al dorso. Pagine [8, compresa tavola con Ritratto], 296, [4]. Alcuni errori di numerazione, come segnalato nell’ultima pagina del testo. Pagine 207-208 in facsimile. Iniziali, testatine e finalini xilografici. Vignetta figurata con marca tipografica al Frontespizio, Ritratto dell’Autore fuori testo a piena pagina, 57 tavole a piena pagina nel testo entro bordure variate [su 58], tutto inciso in rame. Manca la tavola a pagina 208 riprodotta in facsimile. Alcune tracce d’uso, in generale buon esemplare.
Opera molto rara, magnificamente figurata. Il più importante trattato della storia della danza, musica e costumi del XVII secolo. Il volume, dedicato a Filippo III di Spagna, è ornato da un ritratto a piena pagina dell'autore Cesare de Negri, inserito solo in pochi esemplari, e da 58 superbe stampe a piena pagina di balletti, ballerini, accompagnati da note musiche, disegnate da Giovan Mauro della Rovere, detto “il Fiamminghino”, e incise a bulino da Leon Pallavicino. Molte illustrazioni sono firmate come disegnate da (I.) M(auro) R(overe), e tutte sono firmate come incise da L(eon) P(alavicino), a parte quella a p.149, che non è firmata.
L’opera è divisa in tre parti: nella prima sono nominati tutti i più famosi ballerini dell’epoca, e sono descritte le fastose feste danzanti tenute a Milano; la seconda parte descrive le tecniche di ballo, mentre la terza le evoluzioni del balletto dal punto di vista scenico e musicale. In questa terza parte compaiono i nomi dei cavalieri e delle dame, appartenenti all’alta aristocrazia milanese. Da pag. 117 in poi il testo contiene molti passaggi di musica per liuto.
La vignetta del frontespizio mostra il marchio dello stampatore, con il motto 'Velascus Crescit Occulto'. Questa pubblicazione è in gran parte una ristampa dell'opera pubblicata per la prima volta a Milano nel 1602 con il titolo ‘Le Gratie d'Amore’, ma con un nuovo frontespizio e un numero di piccole correzioni al testo.
Cesare Negri, milanese, fondò qui un’accademia di danza nel 1554 e fu uno dei più importanti danzatori e coreografi del tempo.
Brunet, IV, 34 e ‘Supplement’ II, 13; Cicognara, n. 1725; Fétis, VI, 295; Eitner, VII, 166; Hoepli, Cento libri preziosi; Beaumont p. 132.