Travel. GEMELLI CARERI. Giro del mondo.
1728
GEMELLI CARERI, Giovanni Francesco. Giro del mondo [.]. nuova edizione accresciuta, ricorretta, e divisa in nove volumi.
Venezia, presso Sebastiano Coleti, 1728
9 volumi in 8vo; mm 183x118. Legatura coeva in cartonato d'attesa con titoli manoscritti ai dorsi. Pagine [32], 314, [6]; 317, [11] con 4 tavole; [4], 256 [i.e. 246], [10] con 16 tavole; [4], 335, [13] con 6 tavole; [4], 268, [20] con 2 tavole; [4], 292, [12] con 13 tavole; [8], 290, [18]; [2], 336, [16] con 1 tavola; [4], 288. Complessivamente 48 tavole e un'antiporta. Scompleto delle prime due carte del secondo volume (frontespizio e indice) foro con perdita di testo alle pagine 255-256 del volume cinque. Ex-Libris manoscritti alla prima pagina di ogni volume datati 1742. Gore d'acqua marginali al volume sei e altre lievi arrossature sparse. Buon esemplare in barbe genuino.
Importante opera che diede grande fama al giurista e viaggiatore calabrese. Fu autore di un vero e proprio “Giro del mondo”; il 14 giugno 1693 si imbarcò per il suo viaggio intorno al mondo in una nave diretta a Levante. Partì da Napoli, fermandosi in Calabria per salutare il fratello e poi da Palmi, passando per Messina e Malta, raggiunse l'Egitto, visitando i luoghi Santi, Costantinopoli, l'Armenia, la Persia, addentrandosi in India e in Cina; di lì passò alle Filippine, alle isole Marianne e poi attraverso il Pacifico, si recò in Messico e poi a Cuba; infine navigando sull'Atlantico, giunse in Spagna, donde attraverso la Francia rientrò in Italia. Sbarcò a Napoli il 4 dicembre 1698 dopo cinque anni e mezzo dalla partenza.
Il libro ebbe un grande successo e alla prima edizione ne seguirono altre cinque in lingua italiana, una prima traduzione inglese nel 1704 e due edizioni in francese nel 1719 e nel 1727. Fu proprio dalla Francia che arrivarono le prime critiche alla pubblicazione di Gemelli Careri. Risultò evidente che molti passi, ricchi di dettagliate descrizioni, erano stati copiati da altre pubblicazioni, identificate dagli studiosi. Queste critiche portarono il pubblico a considerare l'intera opera di Gemelli Careri come un'opera di fantasia o un plagio.