BERTELLI. Diversarum nationum habitus centum.
BERTELLI, Pietro. Diversarum nationum habitus centum et quattuor iconibus in aere incisis diligenter expressi item ordines duo processionum vnus.
Padova, Alciato Alciati & Pietro Bertelli, 1594 - 92 - 96
3 Parti in un volume in 8vo. 157x102 mm. Legatura del XVII secolo in pelle bruna marmorizzata, tassello con titolo e fregi in oro dorso, tagli rossi, fogli di guardia in carta marmorizzata policroma. Ogni parte con proprio Frontespizio inciso. I: Pagine [6, Front. architettonico inciso, 4 pp con Dedica al conte Joh. Reinhard von Hanau], 1 Tavola incisa con Stemma del dedicatario, 104 Tavole numerate. II: Pagine [6, Front. figurato inciso, 4 pp. con dedica a Ludovico Hutten], 1 Tavola incisa con Stemma del dedicatario, 78 Tavole numerate, 2 tavole ripiegate con le processioni del Papa e del Doge. III: Pagine [6, Front. architettonico inciso, 4 pp. con dedica al Barone Hartman von Teuffenbach], 1 Tavola incisa con Stemma del dedicatario [posta dopo il Frontespizio], 78 tavole, 1 tavola ripiegata con il corteo dei Turchi. In totale 3 Frontespizi, 266 tavole a piena pagina e tre tavole più volte ripiegate, tutto inciso in rame. Fresco esemplare, impresso su carta forte.
Rarissima e affascinante opera completa con abiti, costumi, maschere e feste. La maggior parte delle tavole raffigurano una sola persona o piccoli gruppi di persone in tipico costume locale, con didascalie esplicative. Particolarmente importanti le tavole che riguardano il Carnevale e le maschere della commedia dell’arte; di notevole interesse poi le raffigurazioni dei giochi e delle feste, fra cui le acrobatiche ‘Forze’, la ‘Cazza del Torro”, il Ponte dei pugni a Venezia, e la celebre raffigurazione del Calcio, una delle prime testimonianze del gioco che si svolgeva a Venezia ma anche a Firenze, progenitore tanto del calcio moderno quanto del rugby. Altri giochi, come il palo della cuccagna o il massacro del gatto, sono una testimonianza unica dei divertimenti popolari dell’epoca.
Alcune tavole sono corredate da una parte mobile che si può sollevare per vedere la parte di immagine che coprono: fra queste, la cortigiana veneta con gli altissimi zoccoli, la gondola a baldacchino, la ‘sponsa turca costantinopolitana’. Yale Gazette: “Bertelli's costume book, ..., is one of the rarest of the sixteenth- century collections of fashion designs. Unlike other contemporary costume books, Bertelli's provides plates in paired sets, showing either male and female costumes from the same social strata, or town and country costumes from the same regions. Another innovation of Bertelli is the inclusion of moveable flaps on some of the engravings, a sixteenth-century forerunner of pop-up books. One of the engravings so treated is that of the Venetian courtesan, whose dress one may lift in order to view her hidden secrets.”
Sono rappresentati i popoli di tutta Europa da Mosca a Londra e vi sono raffigurati costumi del Medio oriente, turchi, persiani, arabi. Le maschere del carnevale e della commedia dell’arte sono nel secondo volume; giochi e feste sono nel secondo e nella parte finale del terzo volume.
Borroni: “[Bertelli, Pietro] Attivo a Padova dal 1580 circa fino al 1616 come editore calcografico, dal 1589 al 1596 come tipografo. Per lui lavorarono anche i tipografi di Venezia, di Vicenza e di Milano. La produzione del B. fu conforme al gusto dell'epoca. Nel 1589 iniziò l'incisione ("opera Petri Bertelli") di una serie di costumi a cui collaborò per alcune tavole anche Giacomo Franco e che fu edita in collaborazione con Alciato Alciato col titolo Diversarum nationum habitus… con il numero delle tavole spesso variante secondo gli esemplari; le tirature posteriori, spesso ritoccate, hanno creato confusione tra i bibliografi. Al primo tomo del 1589, edito a Padova (in genere di centosei tavole - 104 più due grandi ripiegabili con la Processione del pontefice e la Pompa del doge a Venezia – ristampate poi nel 1592 e 1594) con la dedica del B. al conte Joh. Reinhard von Hanau, seguì il secondo nel 1591 (di settentanove tavole, con alcune raffigurazioni di Turchi ricopiate da quelle di Nicolas Nicolay d'Arfeuille e con una grande tavola ripiegabile con la Pompa regis Turcarum; la stessa tiratura fu pubblicata anche con data 1592, mentre una seconda tiratura, uscì con data 1594), con la dedica a Wolfgang von Hutten e con alcune tavole (26, 63, 64 e 65) incise dal Franco, e il terzo tomo nel 1596 (settantotto tavole) con la dedica a G. Hartman von Teuffenbach … Pochi sono oggi gli esemplari completi dell'intiera raccolta, che è pregevole dal punto di vista documentario ed artistico, anche per la qualità dei rami, opera di più incisori rimasti anonimi.”
La prima edizione della prima parte fu pubblicata nel 1589 e successivamente nel 1592 e nel 1594 (correggendo la data). La seconda parte fu pubblicata per la prima volta nel 1591, poi fu ripubblicata nel 1592 e nel 1594. La terza parte fu pubblicata nel 1596.
In questo esemplare: 3a edizione della prima parte, 3a edizione, seconda tiratura, della seconda parte, prima ed unica edizione della terza parte. La data del primo volume, originariamente 1592, è stata corretta stampando un “4” sopra l'originale “2”, come descritto anche da Brunet. La prima parte è dedicata a Joh. Reinhard von Hanau, la seconda a Wolfgang von Hutten e la terza a Hartman von Teuffenbach.
Brunet, I, 815-816; Graesse, I, p. 349; Cicogna, 1737, p. 250 (per le prime due parti, pubblicate nel 1589 e 1591); Colas 316; Recent acquisitions briefly noted In: The Yale University Library Gazette vol. 74, no. 1/2, 1999, pp. 71-96. Cfr. Fabia Borroni, D. B. I., Vol. 9.