Encyclopaedic work. VERGILIO. De gli inventori delle cose.
1680
VERGILIO, Polidoro. De gli inventori delle cose.
Brescia, per Domenico Gromi, 1680
4to; 235x165 mm. Legatura in piena pergamena floscia. Nome dell’autore manoscritto al dorso. Front. stampato in rosso e nero. Vignetta xilogr. (Annunciazione) sul frontespizio. Antiporta incisa da Isabella Piccini e Pamfili posta alla fine della pagina dei Riformatori. Pp. [56], 383. Iniziali e finalini xilogr. Alcune pagine con annotazioni manoscritte in inchiostro bruno a margine del testo. Poche pagine con pallida macchia d’umidità. Buon esemplare marginoso.
Pregiata edizione bresciana di questa opera che può essere considerata una vera e propira enciclopedia del sapere, con interessanti capitoli sul vino, medicina, orologi, musica, caccia, agricoltura, negromanzia, chiromanzia, interpretazione dei sogni, divinazione, riti degli ebrei, eresie, sport, arte militare, metalli, monete, vetro e ambra, ecc.
Assai pregiata è la traduzione del grande intellettuale originario di Cortona, Francesco Baldelli, che come dice Gamba: "Fatta da uno dei forbiti scrittori del Cinquecento".
Gamba 1745; Graesse VII 284; Ferguson I PT V p. 4.